14 febbraio 2015

Ai Weiwei da record chiude la settimana londinese

 

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L’ultimo record che chiude la settimana delle aste londinesi è tutto di Ai Weiwei e delle dodici teste dorate messe in vendita per la prima volta da Phillips, nella sua nuova scintillante sede. Delle sculture, raffiguranti i segni zodiacali cinesi, esistono diverse copie che stanno girando intorno al mondo, ma questa è la prima copia che viene venduta completa, al prezzo record per l’artista di 4,3 milioni di dollari. Acquistate da un collezionista via telefono, l’opera è stata lungamente contesa fra diversi compratori, per essere poi tolta dalle mani del precedente proprietario, Paul Kasmin, dell’omonima galleria di New York.
Continua il grande momento dal punto di vista professionale per l’artista cinese, anche in vista della mostra in programma per il prossimo autunno alla Royal Academy of Arts di Londra. 
L’asta ha totalizzato circa 26 milioni di dollari, una piccola cifra se paragonata ai successi di Sotheby’s e Christie’s di qualche sera fa, ma un successo per Phillips, che vede i suoi numeri in lieve rialzo.
Nota per puntare su artisti giovani non ancora noti al mercato, Phillips ha stavolta scommesso su Fredrik Vaerslev, proponendo una sua grande tela, che ha venduto per una cifra al di sotto delle stime. 
Diversi lotti hanno rafforzato i guadagni della serata, come ad esempio, il record personale dell’artista americano Mark Bradford, che ha raggiunto i 3,9 milioni di dollari, o come Christopher Wool, che con Untitled del 2003 ha ottenuto ben 2,2 milioni di dollari, e ancora come il solidissimo Andy Warhol, che ha venduto Diamond Dust Shoes del 1980 per oltre 3,5 milioni. 
Numeri lontani dalle performance delle due grandi case d’asta, ma lentamente, la rispettabilità e la credibilità di Phillips stanno crescendo, e con questa aumentano gli incassi. (Roberta Pucci)

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