18 aprile 2015

E Minerva non resta a guardare

 

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Se nel mondo Christie’s e Sotheby’s si contendono le maggiori fette di mercato, in Italia continua il lavoro della casa d’asta con sede a Roma, ex Bloomsbury, che dopo aver selezionato una serie di dipinti molto ricercati, li metterò all’incanto il prossimo 28 aprile durante l’asta di Arte Moderna e Contemporanea.
Il mercato italiano, come noto, si indirizza sempre di più su opere di media fascia, e Minerva riesce a rispondere a questa richiesta con una serie di opere rare e ambite. Come il reticolo di Piero Dorazio, Weltfarbe I, olio su tela del 1960, che interessa anche il mercato internazionale, come molti pittori della sua generazione, e che è stimato tra gli 80 e i 120mila euro. Molte le sorprese presenti tra i 350 lotti in asta, tra cui una stupenda raccolta grafica di 8 incisioni di Pablo Picasso, un nudo disegnato da Matisse, vero highlight della giornata, valutato tra i 50 e i 70 mila euro e un dipinto di Renato Guttuso, Ramo di limoni, del 1963, valutato circa 25mila euro. 
Occhi puntati anche su Salvatore Scarpitta con il suo Impeto grigio, e una serie di opere di Maria Lai. 
Ma forse il gruppo più importante in vendita è quello di Giacomo Balla, artista che tornerà nel ciclone nei prossimi giorni durante l’Expo in cui verrà esposto il suo arazzo Genio Futurista. Minerva ne approfitta presentando Linea di velocità + Forme volume, del 1925, una tempera su cartoncino (25/30 mila euro), un dipinto degli anni 30 Dalie e rose bianche ed un’originalissima spilla in stoffa chiamata Modificante.
La carne al fuoco è molta, con molti nomi e opere di vario genere, ma la scelta di scommettere sulla fascia medio bassa del collezionismo, oltre ad essere un po’ obbligata è anche molto adeguata ai tempi, come fiere e aste italiane suggeriscono. (Roberta Pucci)

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