23 febbraio 2015

Grandi occasioni per i collezionisti digitali

 

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Il mercato online punta sulla fotografia. In contemporanea, su due delle più importanti piattaforme di aste sul web, è possibile fare un’offerta per accaparrarsi una foto, ed in uno dei due casi, per fare anche una buona azione.
Paddle8 presenta una serie di stampe di fotografi emergenti e altri già affermati, tra cui Michael Abramson, Art Shay, David Goldes e Evan Baden. Tutto il ricavato dell’asta, che si concluderà il prossimo 26 febbraio, andrà a rimpinguare le casse del Museum of Contemporary Photography del Columbia College di Chicago. 
Tutt’altra storia quella in corso su Artnet. Top Pics, infatti, come suggerisce il nome stesso, è un’asta che vede protagonisti i grandi nomi della fotografia mondiale, in esclusiva per il sito di aste e notizie di arte contemporanea. Molti i nomi blue chip che fanno da traino per i lavori più ricercati.
Si parte con Erwin Olaf ed il suo progetto Grief, un portfolio con otto foto, stampato nel 2007, (1/15) che parte da una base d’asta di 7mila dollari ed una stima alta di 12mila. poco più caro il lavoro di Shirin Neshat, I Am Its Secret del 1993, edito in 250 copie, viene offerto a partire da 8mila dollari. 
Il fotografo di moda Mario Testino è rappresentato da uno scatto che ritrae la sua musa ribelle Kate Moss, per cui sono già stati offerti 6mila dollari, cifra pari alla sua stima bassa.
All’incanto anche una grande stampa di Massimo Vitali, parte della sua serie Benicassim Festival, che ritrae il backstage del festival spagnolo del 2007, che è in attesa di un’offerta, a partire da 15mila dollari. Nella stessa situazione giacciono opere di grandi nomi come Cartier-Bresson, Helmut Newton, Nan Goldin e La Chapelle. Al ritratto delle due Playmates, fotografate da Newton nel 1986, è stato riconosciuto un valore di 50mila dollari, nulla in confronto ai risultati ottenuti durante le aste di New York o Londra, in cui le sue foto sono state vendute per cifre spesso oltre i 500mila dollari.
Eppure questo non sembra incoraggiare i collezionisti, ancora troppo cauti nei confronti delle aste online. Anche di fronte delle grandi occasioni. (Roberta Pucci)

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