20 dicembre 2016

La nuova strategia di Sotheby’s

 

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Se da Christie’s va via un pezzo grosso da Sotheby’s ne arriva uno. La casa d’aste ha scelto di ampliare la portata della sua azienda sul mercato. Per differenziarsi dalle concorrenti però ha assunto Christy MacLear, amministratore delegato della Robert Rauschenberg Foundation e ex direttore esecutivo della Philip Johnson Glass House. Sotheby’s si avvarrà della sua professionalità per espandere i servizi di consulenza per artisti viventi e per i patrimoni o le fondazioni dedicate ad artisti scomparsi. MacLear lavorerà con Allan Schwartzman, un consulente d’arte di grande esperienza, membro della ditta Art Agency, Partners, che è stata acquisita da in Sotheby’s lo scorso gennaio per di 85 milioni di dollari. Prima mossa per espandere il suo zoccolo duro di collezionisti e variare il suo indirizzo in un momento in cui il prezzo delle sue azioni era in declino. Questo nuovo servizio di consulenza potrebbe portare la casa d’aste a diventare manager delle carriere degli artisti, un terreno molto delicato, e spesso conteso tra le gallerie e le fondazioni stesse. Dopo la gestione di vendite private, dopo aver organizzato mostre museali, questo delle consulenze sembra un ulteriore passo per scavalcare un confine che si fa sempre più labile, quello tra i ruoli delle gallerie e case d’asta, con queste ultime sempre più tuttofare.

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