11 maggio 2015

Le nuove leggi in California

 

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Approvata una nuova legge federale che libera i collezionisti californiani dal pagamento dei diritti su vendite che si svolgono al di fuori dello stato, ma che impone il pagamento di una royalty del 5 per cento se la vendita viene effettuata in California, o se il venditore risiede in questo stato.
Questa decisione, ancora molto discussa, porta però ad una affermazione di un diritto fondamentale per gli artisti e allo stesso tempo, manda su tutte le furie le grandi case d’asta, che già da anni si battono contro il leggendario ART act, presentato più volte in congresso.
Alla notizia dell’approvazione di questa legge, i dealers e le case d’asta degli altri stati si sono dichiarati perplessi e ieri infatti, la corte d’appello ha rafforzato la decisione del giudice inferiore, che la parte più controversa della legge ha violato la Costituzione degli Stati Uniti nel tentativo di regolamentare le vendite al di fuori confini della California. 
‹‹Se un residente della California ha un appartamento a New York, acquista una scultura a New York da un artista del Nord Dakota per arredare il suo appartamento, e poi vende la scultura ad un amico a New York, l’atto richiede il pagamento di un fee per l’artista del Nord Dakota, anche se la scultura, l’artista, e l’acquirente non ha mai viaggiato a, o ha avuto alcuna relazione con, la California››, ha scritto il giudice Susan Graber. Per questo viene appoggiata la conclusione che questo tipo di legge violi le norme che regolamentano il commercio negli Stati Uniti. (Roberta Pucci)

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