10 dicembre 2014

Mayfair a rischio, dove va il mercato a Londra?

 

di

Nel 2004 sembrava che tutti volessero uno spazio per la loro galleria in quel prestigioso quadrato di Londra che va da Regent street a Hide Park, nello storico quartiere “posh”di Mayfair. Un quartiere che ospita banche, ambasciate, boutique dei sarti di Saville Row, la sede della Royal Academy of Art. Quest’ultima a partire dal 1870 ha trasformato tutta l’aera nella sede principale del mercato dell’arte londinese grazie ai molti spazi dei venditori di arte, antiquariato e libri.
Negli ultimi anni tutti i galleristi inglesi hanno cercato di avere un piede in questo quartiere, che nello stesso tempo è diventato sede di uffici di Hedge Fund, di agenzie immobiliari di lusso, Hotels e dei quartieri generali di Sotheby’s e Christie’s, trasformando Mayfair nella zona con gli affitti più alti d’Europa. 
Uno dei primi tra i grandi nomi ad arrivare a Mayfair è stato Larry Gagosian, che 13 anni fa ha aperto l’ormai storico spazio di Davies Street, a cui negli anni si sono uniti Haunch of Venison, Blain|Southern, Hauser & Wirth, ed alcune tra le più attive gallerie internazionali tra cui Pace, Michael Werner, David Zwirner, e last but not least la Marian Goodman Gallery, tra Mayfair e Soho. Protagonisti, e soprattutto artefici di questa prima e lunga ondata di gentrification i galleristi e i mercanti sono oggi di fronte ad un bivio. Da alcuni anni Bond Street, Cork Street e tutta la zona intorno a Piccadilly Circus sono diventati il cuore commerciale della Londra del lusso, destando l’interesse di alcune case di moda internazionali con le quali competere è difficile anche per i magnate dell’arte contemporanea.
Grandi marche tra cui Gucci, Louis Vuitton, Prada e Jimmy Choo hanno aperto grandi negozi in zona, sfruttando il pubblico che frequenta le suddette gallerie, e facendo incrementare ulteriormente i prezzi a metro quadro in zona. Ed aggravare la situazione è arrivato il si del Council di Westminister alla riqualificazione.
Difficile se non impossibile per i mercanti di arte antica, antiquariato e libri tenere il passo, così molti di loro si stanno adattando alle tendenze del mercato, puntando su delle nicchie di interesse e gusto molto ricercate. Una mossa scaltra che permette loro di diversificare l’offerta. Mallet ad esempio, uno dei più antichi venditori di arte antica nel mondo, si è di recente lanciato nella vendita online di una serie di lotti di Arte contemporanea africana. Shapero Rare Books ha aperto una galleria con una mostra che riflette la competenza della compagnia in materia di stampe antiche di soggetti naturali in cui figurano stampe di Andy Warhol e lavori di Polly Morgan, Jaap Sinke e Ferry van Tongeren
Per quanto a lungo potranno ancora resistere? Anche se ora Mayfair mostra i muscoli per quanto potrà evitare di essere inglobata dai nuovi colossi? Ben venga lo spostamento del mercato nelle periferie, come Hoxton, Shoreditch e in generale nell’East End. Ma quanto rischia Mayfair di trasformarsi nell’ennesimo centro città spersonalizzato?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui