21 gennaio 2015

Sfida a colpi di miliardi

 

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Tutti inneggiano al record assoluto. Christie’s e Sotheby’s pubblicano i risultati delle vendite, rispettivamente degli ultimi 12 e 9 mesi. E un po’ come nelle elezioni politiche italiane, sembra non aver perso nessuno. Il totale delle vendite di Christie’s è arrivato a 6,8 miliardi, mantenendo il vantaggio dello scorso anno nei confronti di Sotheby’s di 800 milioni di dollari. Analizzando dati dei diversi dipartimenti e delle diverse vendite però, ogni casa d’asta si pone in una posizione di forza rispetto all’altra. Il divario maggiore sembra essere tra le vendite private, 1miliardo e mezzo di dollari è la cifra raggiunta da Christie’s, contro il “misero” risultato di Sotheby’s che nei primi nove mesi dell’anno si è attestato intorno ai 470 milioni. 
Per Christie’s l’altro campo che ha migliorato del 54 per cento la sua posizione è stato quello delle vendite online, grazie al quale ha guadagnato 35 milioni di dollari con un coinvolgimento di 15,6 milioni di visitatori dello shop online provenienti da 228 paesi. 
Entrambe le case d’asta hanno aperto una sede in Cina nel 2013, ma che nel corso dei mesi l’unica area geografica deludente è stata proprio questa, con cifre vicine agli 800 milioni rispetto al miliardo sfiorato da entrambe nel 2013. 
Se Christie’s resta prima della classe nei dipartimenti del Dopoguerra e del Contemporaneo, Sotheby’s mantiene il predominio sul Impressionismo e Arte Moderna. Un mercato praticamente diviso in due. L’ultimo colpo di coda che Sotheby’s ha programmato per febbraio, mese in cui consegnerà i dati dell’anno, è un’asta che pare essere caratterizzata da una stima tra i 90 e i 120 milioni, ma che comunque non colmeranno il divario con Christie’s.

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