05 aprile 2015

Sorprese da Christie’s a Milano

 

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Christie’s ha fatto uscire dall’uovo di Pasqua la sorpresa più attesa in Italia. Si terrà a Milano nella sede di Palazzo Clerici, i prossimi 28 e 29 Aprile, in peno clima pre EXPO, una grande asta di arte italiana del dopoguerra. 
I protagonisti? I soliti noti del mercato Fontana, Castellani, Bonalumi, Paolo Scheggi Alighiero Boetti e Michelangelo Pistoletto, ma anche grandi nomi più classici come Giorgio Morandi e Gino Severini. Dopo il successo dell’ultima sessione di asta dedicata agli italiani, che nello scorso anno ha realizzato circa 10 milioni di dollari, Christie’s si conferma leader per questo dipartimento nel mondo mercato. 
Mariolina Bassetti, presidente d’Italia di Christie, e Direttore Internazionale nel Dipartimento artistico Post-War & Contemporary ha dichiarato che: ‹‹La domanda globale dell’arte italiana del Ventesimo secolo non è mai stata così alta››, e Milano con questa ennesima asta si conferma come una delle piazze più interessanti del mercato dell’arte.
A guidare l’asta una certezza, Lucio Fontana, con tre opere, tra cui Concetto Spaziale, Attese, un esemplare tra i meglio conservati, quasi perfetto, stimato tra i 600 e i 900 mila dollari, mentre un altro elegante Concetto Spaziale del 1960 è offerto ai compratori con una valutazione bassa di 500 mila, che arriva fino a 800 mila dollari. Si aggiunge a questi una scultura dell’artista che ha influenzato una generazione, dal valore di 120 mila dollari.
Uno degli artisti che hanno appreso al meglio la lezione di Fontana è Paolo Scheggi, che negli ultimi tempi ha sorpreso con i suoi risultati in asta, di cui viene proposto Intersuperficie curva dal rosso del 1963 che potrebbe raggiungere i 500mila dollari. 
In vendita anche un gruppo di opere appartenute a Clino T. Castelli, il famoso designer milanese, legato a Pistoletto e Boetti, tra gli higlights di questa serie di opere un Ritratto di Clino realizzato nel 1963 da Pistoletto, uno dei primi lavori della serie degli specchi, con una stima di 550mila dollari e lo storico Emme Elle Elle io di Alighiero Boetti del 1970, che potrebbe superare i 200mila dollari. (Roberta Pucci)

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