27 febbraio 2015

Una settimana in Asia con Christie’s

 

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Si sa, il cinese ricco e collezionista, spesso, compra solo arte orientale. Non soltanto per questioni legate a tassazione, ma anche per supportare il Made in China.
Intelligentemente, Christie’s cavalca l’onda, e programma una settimana all’insegna dell’arte asiatica nella sua sede di New York, un evento storico, il più grande sul tema, l’Asian Art week, con una serie di eventi, vendite e talks. A trascinare la settimana di aste sarà la più grande collezione di arte asiatica del mondo, quella di Robert Hatfield Ellsworth. L’uomo che ha reso di moda la passione per l’esotico, all’età di 18 anni, senza neanche un diploma, iniziò a lavorare in una galleria di antiquariato, spingendosi alla ricerca del più prezioso oggetto di arredo, di statue di epoca Ming, Tang o Kangxi. Diventò ben presto il più importante venditore di arte orientale ai più importanti musei e collezionisti privati, tra cui i Rockfeller. Due giorni di asta e centinaia di lotti proposti, che raccontano tremila anni di storia, tra ceramiche, bronzi, e tappeti. 
Il lotto più atteso viene dal tredicesimo secolo, è una grande statua in bronzo dorato di Avalokiteshvara, una divinità nepalese, stimata tra i 2 e i 3 milioni di dollari. Stessa valutazione per un pezzo di storia dell’India, una rarissima statua che raffigura Shiva, datata nono secolo, acquistata nel 1982 dal paladino dell’arte orientale. 
Dopo otto giorni di mostra, il patrimonio appartenuto a Ellsworth, sta per andare all’incanto e la cifra che potrebbe raggiungere in totale 35milioni di dollari. Oltre a questa monumentale collezione verranno messe in vendita una serie di dipinti del diciassettesimo secolo e novantacinque opere in porcellana, parte della collezione di Julia e John Curtis. (Roberta Pucci)

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