19 febbraio 2020

Unseen: dopo il fallimento arrivano le lettere e i salvatori

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L'affaire Unseen sembra aver trovato una conclusione positiva. Dopo una serie di proteste da parte di artisti non pagati i nuovi proprietari si sbilanciano in promesse

Unseen
From A Global Sense of Place 2019 © Felicity Hammond

Ne avevamo dato notizia pochi giorni fa: Unseen la fiera dedicata all’arte e alla fotografia emergente ha dichiarato fallimento.

Pochi giorni dopo l’artista britannica Felicity Hammond, le cui opere erano state affisse con il logo della fiera in giro per Amsterdam, vendute come stampe e esposte in un’installazione durante l’edizione 2019 di Unseen, ha scritto una lettera per manifestare la sua preoccupazione non avendo ancora ricevuto i 6mila 500 euro a lei dovuti.

“Ero incinta quando ho viaggiato per lavorare a questo progetto. Non avete mai nemmeno pagato il mio biglietto del treno, figuriamoci la mia fee”, si legge nella lettera di Felicity Hammond, pubblicata l’11 febbraio 2020 dal magazine American Suburb X, dopo mesi di richieste di informazioni sulle fatture senza alcun risultato.

Molti altri sono gli artisti che non sono stati pagati, e Felicity Hammond ha scelto di farsi portavoce e reclamare i propri diritti e quelli di tutti i suoi colleghi.

I nuovi proprietari di Unseen

A salvare capra e cavoli, si spera, sono arrivati Fons Hof e Johan de Bruijn, già proprietari di Art Rotterdam e della piattaforma Gallery Viewer, che hanno fatto l’offerta più alta per l’acquisto di Unseen.

La loro prima preoccupazione è stata rassicurare tutti i creditori e in primis Felicity Hammond, con una lettera aperta inviata ad American Suburb X, The Artnewspaper e Artforum. Per controllare i danni e salvare l’immagine hanno scelto di non tacere sul passato e hanno scritto: “Questo sabato abbiamo ricevuto un elenco di 26 pagamenti dovuti dalle entità fallite ad artisti. Con la presente comunichiamo che prenderemo in carico queste 26 richieste. Ciò significa che ti pagheremo per intero con le nostre risorse”. Il resto della lettera sembra un messaggio diretto a tutta la comunità artistica e soprattutto agli investitori: “Ti preghiamo di comprendere che operiamo senza alcuna relazione con il precedente management o la fondazione. Organizzeremo le future edizioni di Unseen con la stessa trasparenza e fiducia che abbiamo dimostrato facendo 21 anni di Art Rotterdam. Speriamo che ti fidi delle nostre capacità di gestione e siamo certi che faremo la cosa giusta”.

La risposta di Felicity Hammond

La risposta di Hammond non ha tardato ad arrivare. Sulla pagina facebook di Brad Feuerhelm, managing editor di American Suburb X, l’artista ha commentato: “Questa è davvero una fantastica notizia – non ho ricevuto nulla da loro, immagino che abbiano ritenuto più sensato rispondere via ASX. Non ci posso credere davvero, ma credo che questa storia dia speranza agli artisti di recuperare un po’ di potere usando la loro voce, e dimostra anche che l’azione collettiva funziona davvero. Il fatto che tutti e 26 gli artisti (spero che siano tutti) saranno pagato è sorprendente – sono così felice che abbiano scelto di fare la cosa giusta. Grazie mille Brad e Tom (Seymour contributor di The Art Newspaper NdR), per aver pubblicato la mia lettera”.

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