exibart prize incontra Giorgio Gerardi
Negli ultimi anni mi sono concentrato su alcuni soggetti: nuvole, foglie, dettagli dell'ambiente che mi circonda, oggetti di uso quotidiano.
exibart prize incontra Raffaella Romano
Il mio lavoro indaga le relazioni tra percezione e superficie dell’opera, tra soggettivo e oggettivo, tra visibile e invisibile.
exibart prize incontra Stefano Giorgio Acconci
La pittura per me è stata e lo è ancora, una forma di autoterapia e conoscenza , uno strumento per comunicare con gli altri " un'altra forma di tenere un diario" come diceva Picasso.
exibart prize incontra Leopoldo Bon
I progetti li ritengo forme restrittive del crescere culturalmente, la ricerca può generare forme nuove dell’essere e delle sue forme di espressione.
exibart prize incontra Claudia Fuggetti
Oggi immaginario e società sono molto più interconnessi che in passato. Immaginare è già un atto di resistenza, ma cambiare l’immaginario è una sfida assai più complessa.
exibart prize incontra Alessandro Borrelli
Acqua, fuoco e terra, con l’aggiunta di polveri colorate, adoro plasmare la materia che si presta a qualsivoglia fantasia, regalandomi incantevoli risultati.
exibart prize incontra Aleksandra de Pan
La mia pittura può essere definita come una creatività intuitiva, dove il mio processo creativo segue il flusso, all’interno del quale mi disconnetto dal mondo materiale ma con una cognizione ben precisa di ciò che sta accadendo dentro di me.
exibart prize incontra Emiliano Bazzanella
La mia idea è che l'arte contemporanea debba essere poliedrica e, quindi, debba utilizzare tutte le tecniche e le discipline disponibili per esprimere dei concetti.
exibart prize incontra Cetty Previtera
Amo la materia grassa, e i suoi tempi di essiccazione, a volte snervanti ma infine portatori di tempi meditativi e riflessivi sul procedere.